Il fatto sta che di denti rimasti ne avete ancora 31 o almeno 27, però dovete sapere che ogni dente è importante, come ogni anello della catena, e le conseguenze della perdita del dente con il tempo diventano sempre più grandi. Quando perdiamo uno dei denti anteriori, tutti cerchiamo di sostituirlo il prima possibile in quanto incide tantissimo sull’aspetto estetico e sul sorriso. Però, la perdita del dente nella parte posteriore è altresì importante come quella nella parte anteriore perché perdiamo la funzione di masticazione e il corretto trasferimento delle forze di masticazione. In questo caso, gli altri denti assumono la funzione del dente perso (nella maggioranza dei casi i denti vicini), diventano sovraccarichi con conseguenti disturbi a loro carico. I denti vicini si inclinano verso lo spazio vuoto e viene perso l’osso con il conseguente indebolimento dei denti. Oltre al sovraccarico degli altri denti, si crea uno spazio dove si accumulano la placca ed i batteri per arrivare alla comparsa di una sacca e di diverse infiammazioni e inoltre, occorre sottolineare, che i denti diventano movibili. Il dente nella mascella opposta non trova resistenza durante la masticazione e cresce nell’esistente spazio vuoto perdendo la stabilità, con il rischio di diventare movibile. Come conseguenza, soffrono anche i muscoli masseteri per cui possono presentarsi dei cambiamenti e dei dolori nelle articolazioni temporo mandibolari. Il dente perso deve essere sostituito il prima possibile per ridare la funzione di masticazione e impedire le suddette conseguenze.
A seconda del caso, il dente viene rimpiazzato con il ponte, quando i denti vicini che fungono da sostegno al ponte vengono limati. In questo modo si restituisce la funzione di masticazione e si proteggono gli altri denti. Lo svantaggio dei ponti è che viene tolto il tessuto dentale sano da denti esistenti. Alcune volte il ponte rappresenta la soluzione migliore, fattispecie nei casi in cui esiste un difetto sull’osso dopo l’estrazione del dente e quando non è possibile inserire l’impianto.
La soluzione ideale è l’inserimento dell’impianto (vite in titanio) che viene impiantato nell’osso al posto del dente mancante. L’impianto sostituisce la radice del dente e su di esso, dopo un certo periodo di cui l’impianto necessita per aderire all’osso (4-6 settimane) viene posizionata la corona che può essere di materiale diverso (zircone, metallo ceramica…). Il paziente sente il dente sull’impianto come se fosse suo e praticamente il tempo di adeguamento è inesistente mentre vengono evitate le conseguenze quali la perdita della funzione di masticazione e l’eventuale mobilità dei denti.
La soluzione migliore per voi dipende dal vostro stato di salute generale, dallo stato in cui si trovano gli altri denti e dalla cura dell’igiene orale nonché dalle vostre abitudini e stile di vita.